È piuttosto strano che la loro vicinanza geografica e quella fonetica non abbiano indotto alcun linguista ad accostare per la loro etimologia od origine il toponimo emiliano Rovigo e l’idronimo Rubicone. Io invece li accosto tra loro e prospetto per essi una comune origine latina.

A favore di una origine latina del fiume Rubicone interviene innanzi tutto la ricca documentazione storico-letteraria relativa alla famosa decisione del 49 avanti Cristo presa da Giulio Cesare di attraversare il fiume Rubicone, diventando con ciò stesso un “nemico di Roma”. Ed interviene pure la massiccia conferma archeologica dall’esistenza tuttora di un ponte romano a Savignano sul Rubicone:

Tutto ciò premesso io ritengo di poter prospettare per il toponimo Rovigo e per l’idronimo Rubicone la loro comune origine dal lat. Robigus, Robigo,-onis «Ruggine». Era questa una divinità, maschile o femminile, che veniva invocata per ottenere che il frumento non prendesse la malattia della ‘ruggine’ (Varrone, Lat, 6,16; Ovidio, Fast 4.907) (dal lat. aerugo,-inis), la cui festa Robigalia, Rubigalia veniva celebrata il 25 aprile (Varrone, Plinio). Si aveva interesse ad invocare questa divinità, a motivo della tradizione agricola dell’antica Aemilia e in maniera particolare della coltivazione del frumento e dell’uso del grano per confezionare il cibo fondamentale dei Romani, il’pane’.

C’è da precisare che il ‘grano’ aveva grandissima importanza nell’alimentazione dei tempi antichi, mentre nei tempi moderni è stato in parte sostituito dal ‘granturco’ o ‘mais’, quando questo è arrivato in Europa dal Messico nel secolo XVII.

Sembra che il toponimo Rovigo sia citato per la prima volta nell'838 dopo Cristo come Rodigo e poi come Rudi e Ruuigo, di cui ovviamente va privilegiata l’ultima forma. 

Ovviamente Rubicone corrisponde alla citata forma Robigo,-onis.

Però c’è stato il solito e inutile rifugiarsi nella ‘lingua germanica’ e cioè nel nome personale Hrodico (non sfugga la forte discrepanza fonetica con Rovigo!).

Massimo Pittau, 2019