Storia di parole

finestra

Il vocabolo lat. fenestra «porticina, finestra» è sino al presente privo di etimologia, anche se ne è stata già prospettata una possibile origine etrusca (cfr. Ernout A. - Meillet A., Dictionnaire Étymologique de la Langue Latine, IV édit., Paris 1985).
Ciò premesso, procedendo ulteriormente in questa direzione di ricerca, io prospetto che il vocabolo lat. fenestra derivi da quello etrusco fanu «tempietto, cappella mortuaria», dal quale è a sua volta derivato il lat. fanum «tempietto, cappella, sacrario» (cfr. Pittau M., Dizionario della Lingua Etrusca, Sassari 2005, Libreria Koinè) e prospetto che il significato originario di fenestra fosse quello di «nicchia o edicola sacra, larario». Ed infatti la variante abbreviata del vocabolo latino, festra, significava «porticina», ma anche «finestrella di sacrario».
Nelle mura di Roma si apriva pure una porta Fenestella, la quale probabilmente era chiamata in questo modo per una piccola edicola sacra di cui sarà stata fornita, secondo una usanza che dopo avrà larghissimo seguito nelle porte delle città murate di tutta Europa.
Inoltre, proprio come l’aggettivo fanister, fanestris derivato da fanum (vedi Fanum Fortunae o Colonia Iulia Fanestris = odierno Fano delle Marche), anche il vocabolo fenestra è caratterizzato dal suffisso –st(r)-, che si ritrova in altri vocaboli latini e italiani di origine etrusca.
Conferme per questa mia etimologia vengono sia dalla forma dialettale italiana fanestra (/a/ pretonica), sia dal significato di «finestr(ell)a, nicchia sul muro di casa, anche per immagini sacre», che hanno le forme sarde fenestra, frenestra, fenesta, f(r)onesta (cfr. Pittau M., Dizionario della Lingua Sarda - fraseologico ed etimologico, I vol., Cagliari 2000, II vol. 2003).

Massimo Pittau