Origine del toponimo DORGALI
Dorgali (Durgali, Durgále, Trucále a Baunei). Labitante Durgalessu.-
Innanzi tutto il toponimo è da confrontare con gli altri di tutta lIsola: Durgali (Benetutti, Orune), Dorghilío (Ovodda), Durgulavò (Urzulei), Drugali (Sinnai), Drugalis (Nurri), Durghilil(l)èo (Nùoro, Orani), Trucullè (Ilbono), Truculu (Osini), Baccu Trugalliu (San Vito), Tulgaru (Villanova Monteleone).
Inoltre esso è da connettere con l'appellivo túrgalu, dúrgalu «trògolo scavato in un tronco», «canale,-one; spaccatura nel suolo; solco scavato sul terreno dall'acqua piovana; rigagnolo temporaneo»; il quale è quasi certamente un relitto sardiano o nuragico, che è da confrontare - non derivare - col tosc. trògolo, truògolo, truògo «tronco scavato come mangiatoia per i porci», «vasca per l'acqua piovana», «abbeveratoio» e inoltre col longobardo trog (tedesco Trog «trogolo»; DEI, DELI, IEW 215, 216). È dunque molto probabile che Dorgali significhi «canalone»; e infatti il paese è attraversato da un canalone che scende dal monte Bardia verso la valle.
In ogni modo c'è da precisare che l'opinione corrente a Dorgali e ricordata perfino da Vittorio Angius, secondo cui il paese sarebbe stato fondato e denominato da un certo Drugal di origine turca, è da respingersi totalmente e decisamente, in quanto è del tutto insostenibile sia sul piano linguistico che su quello storico (il paese di Dorgali è documentato molto prima che i Turchi nel 1453 si impadronissero di Costantinopoli e dopo dilagassero nel Mediterraneo).
Come facente parte della diocesi di Galtellì e del Giudicato di Gallura, Dorgali risulta fra i villaggi che nella metà del sec. XIV versavano le decime alla curia romana (RDS 676, 1739). È inoltre citato come villa Dorguali nel Compartiment de Sardenya, che è una descrizione delle ville sarde possedute dagli Aragonesi, fatta redigere da Pietro IV il Cerimonioso nel 1358.
Compare inoltre nella Chorographia Sardiniae (222.11) di Giovanni Francesco Fara (anni 1580-1589) come oppidum Drugali.
Massimo Pittau
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