L'appellativo sardo
cattile «nuca, collottola»


A noi linguisti ha dato molto filo da torcere l'appellativo sardo che significa «nuca, collottola», cioè su cattile, cathile (Bitti, Lollove, Orani), su gathile (Nùoro), su gatzile (Olzai), su qathile (Oliena), su athile (Dorgali, Fonni), su (b)attile (log.), su attile (Macomer, Ploaghe), su atzile (Bonarcado, Norbello, Santu Lussurgiu), su atzili (San Nicolò Gerrei e camp.), su otzili, otzíui (camp. rustico)\1\.
Aveva cominciato P. E. Guarnerio a tentarne la etimologia, proponendo di farlo derivare dal log. cotta, camp. cotza «bietta, zeppa»\2\, ma W. Meyer Lübke, nella prima edizione del suo Romanisches Etymologisches Wörterbuch (REW) num. 2011, pag. 162b, aveva osservato che «esso era concettualmente non chiarito» (er begrifflich nicht erklärt sei).
Intervenne allora M. L. Wagner nel 1930 proponendo di far derivare il nostro appellativo da una base supposta *COCCIA «testa, cranio»\3\; proposta che fu accolta dal Meyer Lübke nella terza ristampa del suo REW (1935)\4\.
In un tempo successivo il Wagner, nel suo Dizionario Etimologico Sardo, dopo aver obiettato che con la proposta del Guarnerio «è difficile spiegare il trapasso semantico», evidentemente a seguito di intervenuti suoi dubbi ha aggiustato la sua proposta, sostenendo di essere del parere che il vocabolo cattile si è "ravvicinato" all'altro vocabolo sardo atha, atta, atza «filo, taglio», "per indicare il profilo della nuca»\5\.
Questa spiegazione, pur aggiustata, del linguista tedesco non mi ha convinto ed allora nel mio Dizionario della Lingua Sarda - fraseologico ed etimologico ho fatto questa mia proposta etimologica: gattile, cathile, cattile, (b)attile (m.) «nuca, collottola» deriva da gattu, (b)attu «gatto», perché quest'animale si prende preferibilmente alla collottola\6\.
Senonché di recente pure io sono entrato in crisi circa l'etimologia da me proposta, soprattutto perché ho considerato che il nostro vocabolo indica la «nuca o collottola» dell'uomo e nient'affatto quella di un animale.
Ed allora mi sembra di aver trovato la soluzione del nostro problema etimologico, la quale ritengo che non dia luogo a difficoltà degne di rilievo: cattile «nuca, collottola» deriva dal lat. occiput,-itis «occipite, nuca» e precisamente da una base supposta *occipitile, attraverso le forme *s'occipitile, *su ciptile, su cattile, con la caduta della prima sillaba per effetto della fusione e della successiva deglutinazione dell'articolo determinativo.
È molto notevole il fatto che le varianti campidanesi otzili, otzíui conservano ancora l'originaria vocale o della base latina.*


Massimo Pittau


N O T E

\1\ Cfr. AIS, Atlante Italo-Svizzero, carta 119 (Jaberg K.- Jud J., Sprach- und Sachatlas Italiens und der Südschweiz, Zofingen 1928-1940).
\2\ Nell'«Archivio Glottologico Italiano», vol. XIV, pag. 393.
\3\ Wagner M.L., Studien über den Sardischen Wortschatz, Genève 1930, pag. 89.
\4\ Meyer-Lübke W., Romanisches Etymologisches Wörterbuch, III Auflage, Heidelberg 1935, num. 2011/3.
\5\ Wagner M. L., Dizionario Etimologico Sardo, I-III, Heidelberg 1960-1964, vol. I pag. 321 (la ristampa anastatica fatta in seguito a Cagliari è da usarsi con grande cautela a causa dei suoi numerosi refusi tipografici).
\6\ Pittau M., Dizionario della Lingua Sarda - fraseologico ed etimologico, I vol., Cagliari 2000, II vol. 2003 (E. Gasperini Editore), vol. I pag. 425.


*Studio già pubblicato nella rivista «Sardegna mediterranea», Oliena 2005, num. 18, pagg. 67-68.


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