La Madonna di Bonaria di Cagliari
e Buenos Aires capitale dell'Argentina


Il santuario della Madonna di Bonaria è molto conosciuto e venerato a Cagliari, ma anche in tutta la Sardegna. 

Tutti i Cagliaritani e tutti i Sardi, escluso qualcuno che sia fornito di una certa cultura storica, sono convinti che il relativo toponimo significhi «Buona Aria»; si tratta però di una convinzione del tutto errata, la quale è effetto di una vecchia paretimologia od etimologia popolare e di una conseguente errata traduzione nel catalano Bon Aire. 

In realtà l’antica denominazione del luogo era Bagnaria, che era un adattamento pisano dell'originario appellativo lat. balnearia «bagni, bagni pubblici» (vedi Bangiárgia, Donori). Ed infatti nel relativo sito di Cagliari sono stati trovati i resti di terme romane, fra cui un bel mosaico, raffigurante divinità marine e adesso conservato nel locale Museo Archeologico. D'altra parte è molto significativo il fatto che nel secolo scorso il pur dotto Alberto La Marmora, constatando l'impaludamento del mare in quel sito, affermava che si sarebbe dovuto mutare il suo nome di Bonaria in quello di Malaria! 

Comunque, nonostante quel macroscopico errore di interpretazione e di traduzione, è un fatto che il toponimo sardo abbia avuto una storia del tutto imprevedibile e addirittura straordinaria: il culto della cagliaritana Madonna di Bonaria, una volta diventata la catalana Madonna di Bon Aire, si è diffuso nella Spagna e in particolare a Siviglia con la nuova denominazione castigliana di Nuestra Señora de los Buenos Aires.  

Non solo, ma proprio sotto la protezione e col nome di questa Madonna fu nel 1536 fondato dallo spagnolo Pedro de Mendoza quello stanziamento nell'America meridionale, che finirà col diventare la odierna capitale dell'Argentina Buenos Aires e in seguito anche una omonima città della Colombia e un’altra di Costa Rica... Detto in altre parole, il nome di Buenos Aires capitale dell’Argentina è derivato dal nome della Madonna di Bonaria venerata dai Cagliaritani e dai Sardi! 

Con le quali traversie linguistiche e storiche non deve sfuggire a nessuno di considerare quanto siano importanti le parole, anche quando vengono interpretate male!*

Massimo Pittau, 2012


*Estratto da M. Pittau, I toponimi della Sardegna – Significato e origine, Sassari, 2011, EDES (Editrice Democratica Sarda).



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